“Caro-CO2”, Saglia (Arera): “Peso nella bolletta molto rilevante”
Il problema del “caro-CO2” arriva in Italia. Intervenendo oggi al webinar dell’Anev “Giornata Mondiale del Vento - Il ruolo dell’energia eolica nella transizione ecologica”, il componente del collegio di Arera Stefano Saglia ha avvertito infatti che l’aumento del prezzo della CO2 avrà “un peso nella bolletta degli europei e degli italiani molto rilevante”. In Europa, ha ricordato Saglia, “siamo tutti richiamati a una revisione dell’Ets” e in questo senso “bisogna accendere un grande faro, che vedremo molto presente nelle prossime settimane”. Il componente del collegio Arera ha rilevato che per la decarbonizzazione è necessario un aumento del prezzo della CO2, “passato in pochi anni da 6 €/ton a ormai oltre 50 €/ton”, e “questo significa che un Paese come l’Italia arriverà a raccogliere con questo tipo di strumento quasi 2 miliardi di euro”. Risorse, ha sottolineato Saglia, che “oggi vanno prevalentemente alla riduzione del debito pubblico e quindi non al finanziamento di investimenti nelle rinnovabili o a iniziative virtuose per l’ambiente”. Si tratterebbe perciò di “una contraddizione”, perché ciò significa “tassare di fatto alcuni tipi di imprese industriali e al tempo stesso non utilizzare queste risorse per una effettiva decarbonizzazione, che invece passa per gli investimenti”. Da ricordare che il Governo spagnolo è stato il primo a sollevare il problema del “caro-CO2”, introducendo all’inizio del mese un provvedimento teso a ridurre l’impatto dell’Ets sulle bollette elettriche. Il provvedimento si inquadra nella riforma del mercato elettrico presentata da Madrid alla fine dell’anno scorso, che prevede lo spostamento gli oneri per le rinnovabili, la cogenerazione e i rifiuti dalle bollette a un “Fondo nazionale per la sostenibilità del sistema elettrico”, che sarà finanziato tra l’altro con gli introiti Ets. La settimana scorsa il vice-presidente della Commissione Ue responsabile del Green deal, Frans Timmermans, ha annunciato che il pacchetto che Bruxelles presenterà il 14 luglio conterrà un fondo sociale per alleviare le conseguenze della transizione sui consumatori.
Fonte: Quotidiano Energia