Skip to main content

Aspettative alte ma forti rischi di fiammate dell’energia

News nazionali
15 giugno 2021

Da anni la politica europea è diventata verde e di ciò ne è conferma l’obbligo di spendere almeno il 37% dei fondi del PNRR per obiettivi climatici, che per l’Italia vuole dire destinare 70 miliardi di euro alla rivoluzione green. Il rischio è che molti soldi verranno sprecati, come nel caso dell’idrogeno a cui sono destinati oltre 3 miliardi di euro. L’idrogeno ha costi altissimi ma, nonostante ciò, si dà per scontato di poterlo impiegare presto in stabilimenti industriali che fanno fatica a rinunciare ai fossili, perché consumano grandi quantità di energia, come nella chimica o nell’acciaio. La singola misura che prenderà più fondi, ovvero 14 miliardi, è il superbonus 110%, misura che mira al risparmio energetico nelle abitazioni, una delle politiche più care agli ambientalisti. Circa 6 miliardi vanno alle fonti rinnovabili innovative, come l’agri-fotovoltaico o il moto ondoso, tecnologie da anni dimostratesi poco fattibili. I costi delle politiche rivoluzionarie dell’Europa da tempo si fanno sentire sui prezzi dell’elettricità che, anche nel 2020, sono saliti a nuovi massimi. Il prezzo per la piccola industria in Europa è di 13 centesimi di euro per chilowattora, con quelli di Germania e Italia rispettivamente di 18 e 15 centesimi. In Europa, i prezzi nel 2021 saliranno a causa dei permessi di emissione della CO2, raddoppiati da 25 euro del 2020 ad oltre 50 nel 2021.

Fonte: Il Sole 24 Ore, Sviluppo Sostenibile – Davide Tabarelli (pag. 3)