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Cingolani resuscita anche il gasdotto caro a Usa e Israele

News internazionali
23 giugno 2021

La settimana in corso sarà calda dal punto di vista della policy. Giovedì la plenaria del Parlamento Europeo avrà infatti all’ordine del giorno la Legge sul Clima con il target di riduzione delle emissioni del 55% al 2030 e in base all’esito del voto il mercato potrebbe muoversi di conseguenza. La scorsa settimana, invece, la Svizzera ha visto i risultati del referendum nazionale sulla nuova proposta di legge per la riduzione delle emissioni al 2030 e le relative misure per raggiungere tali risultati. La proposta non ha passato il voto, il che significa che l’attuale legislazione rimarrà in vigore rendendo di fatto “molto difficile” per il Paese raggiungere il previsto taglio del 50% al 2030 rispetto ai livelli del 1990, come dichiarato dalla ministra per l’Energia e l’Ambiente, Simonetta Sommaruga. La Svizzera ha ora solo un target al 2050 entro il quale ambisce a diventare carbon neutral. Essendo l’Ets della Confederazione elvetica legato al meccanismo europeo, il risultato ha avuto un lieve contraccolpo negativo sulle quotazioni Eua. Si è tenuto anche il meeting del Marine Environment Protection Committee (Mepc), riunione dell’Imo (International Maritime Organization) relativa alla decarbonizzazione del settore, che pesa per il 3% delle emissioni mondiali di gas-serra. Sono state adottate misure obbligatore per ridurre la carbon intensity delle navi, le quali dovranno anche calcolare il loro indice di efficienza energetica (Eexi) e iniziare a calcolare su base annua quale sia la propria carbon intensity (Cii). La misura ha trovato qualche attrito da parte degli armatori, che ora si trovano davanti a nuovi obblighi, ma è in linea con l’attuale target dell’Imo di ridurre del 50% le emissioni delle navi entro il 2050 mentre in contemporanea Usa e Ue stanno spingendo per azzerare completamente le emissioni del settore nei prossimi 30 anni. Quotazioni Eua leggermente negative: lasciano sul terreno l’1,46% su base settimanale con le minime quotazioni toccate durante la sessione di giovedì (50,35 €/ton). I ribassi più consistenti si sono verificati però martedì, in coda ai risultati del referendum svizzero sulla nuova legge climatica; con il mercato che perde quasi 1,50 €/ton e rimane ribassista fino a venerdì, quando l’Eua Dec21 vede un recupero di quasi 1 €/ton.

Fonte: Quotidiano Energia