L'Italia ha il costo dell'energia più alto in Europa, con una media di quasi 99 euro per MWh, superiore a quello di Spagna, Francia e Germania. Questo aumento dei prezzi è attribuito a una governance inefficiente, caratterizzata da previsioni irrealistiche sulla crescita delle rinnovabili e una confusione normativa causata dal trasferimento delle competenze alle Regioni. La politica energetica è inoltre accusata di essere più propaganda che sostanza, con scarse iniziative concrete per affrontare la questione, come il mancato sviluppo dell'energia nucleare. Le decisioni dell'Arera, l'autorità di regolazione, sono criticate per aver permesso il trasferimento dei costi sugli utenti, favorendo i grandi operatori a discapito dei consumatori finali.

Fonte: Il Fatto Quotidiano, 02/09/2024