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Taglio della CO2 e più fonti verdi: piano dei grandi <<energivori>>

News nazionali
2 luglio 2021

L’industria manifatturiera a più alto consumo di energia esce allo scoperto con un suo progetto per agganciare il target della decarbonizzazione. Il consorzio Interconnector energy Italia insieme a Federacciai, Federchimica, Federbeton, Assocarta, Assovetro e Assofond, hanno illustrato ai ministri Giancarlo Giorgetti, Roberto Cingolani e Stefano Patuanelli uno studio commissionato a Boston Consulting Group. Al centro del documento i trend e i costi relativi agli investimenti nei settori energivori e “hard to abate” per favorire il processo di riduzione delle emissioni di CO2 in vista degli obiettivi Ue. I ministri hanno evidenziato la necessità di proseguire il confronto con un tavolo di lavoro da avviare a breve. Lo studio evidenzia che in assenza di policy correttive l’Italia difficilmente potrà colmare i ritardi colmati rispetto agli obiettivi. Si esaminano i costi potenziali per l’acquisto di quote di CO2 fino al 2030 e vengono evidenziate le principali leve di riduzione: cattura, trasporto, stoccaggio o riutilizzo di CO2, utilizzo di combustibili verdi, elettrificazione, combustibili low carbon, economia circolare, efficienza energetica. Il confronto verterà anche sul supporto a progetti di ricerca e sviluppo, aggiornamento della regolamentazione, ad esempio in materia di incentivi per l’interrompibilità elettrica, sostegni ai forti consumatori di gas, certificati bianchi, economia circolare, cattura e stoccaggio di CO2.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Carmine Fotina (pag. 19)