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Elettricità e gas a prezzi record. Offerta ridotta da Russia e Usa

News internazionali
25 giugno 2021

Nonostante l’arrivo dell’estate, sul mercato del gas è come se si fosse in pieno inverno. Gli stoccaggi del Vecchio Continente non sono mai stati così vuoti in questo periodo dell’anno, quando invece dovremmo fare provviste per quando l’inverno sarà arrivato davvero. E il prezzo del combustibile minaccia di bruciare ogni record del passato: al Ttf, l’hub principale, si è già arrivati a sfiorare 32 euro per Megawattora, il massimo da 13 anni e ormai non lontano dal picco storico di 35,60 euro raggiunto ad ottobre 2008. Bollette più salate e ulteriori rischi per l’inflazione sono un esito quasi scontato nei prossimi mesi, a meno di una brusca inversione di tendenza che per ora non si intravvede. Per quanto riguarda il gas, più il prezzo sale e più costano cari anche i permessi per inquinare perché altrimenti verrebbero meno la spinta ad abbandonare la generazione a carbone. Ci sono le rinnovabili, che guadagnano spazio e dovranno guadagnare sempre di più in futuro, ma ancora non bastano per affrancarci del tutto dai combustibili fossili. Complice una primavera fredda e piovosa, a maggio stavamo ancora prelevando dalle scorte di gas, e oggi si fatica a ricostituirle. Persino la Russia si sta tenendo ai margini del mercato limitandosi a fornire i volumi garantiti per contratto: una strategia che si sospetta guidata dalla volontà di forzare la mano sul Nord Stream 2, il contestatissimo gasdotto che Mosca punta a completare entro agosto e che deve ancora superare scogli regolatori dell’UE. Se Nord Stream 2 non entrerà in funzione, l’Europa negli ultimi 4 mesi dell’anno potrebbe andare incontro a carenze di gas: un rischio non immediato, ma se non si riempiranno in fretta gli stoccaggi si potranno avere dei problemi. Il prezzo del gas comunque è destinato a salire, un rischio cui è esposta anche l’Italia, nonostante gli stoccaggi italiani siano stati riempiti già al 64%.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Sissi Bellomo (pag. 9)