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"Con le tasse verdi solo nella Ue uccidiamo le imprese per niente"

News nazionali
9 luglio 2021

Il problema dell’ambientalismo sta diventando serio, l’ha spiegato qualche giorno fa l’Autorità dell’energia spiegando che gli aumenti spaventosi delle bollette sono dovuti anche alle politiche Ue per la riduzione delle emissioni di CO2. Mercoledì scorso il ministro Cingolani ha detto che la lotta al cambiamento climatico non è un pranzo di fala e che il rincaro dei permessi di emissione di CO2 terrà le bollette su livelli elevati per lunghissimo tempo. A spiegare quello che sta accadendo ci ha pensato ieri Claudio Descalzi. <<La transizione è una storia per i ricchi, perché sono i ricchi che emettono di più. L’Europa ha una borsa per far pagare le emissioni, l’Ets. Eravamo a 20-25 euro per tonnellata, abbiamo toccato i 60 euro e arriveremo a 100. Questo sta creando nel sistema industriale, soprattutto per gli energivori, la morte>>. <<Una raffineria in Europa perde per definizione. Per Eni sarebbe meglio chiudere tutte le raffinerie per non pagare l’Ets e comprare i prodotti all’estero>>. <<L’Europa sta dando l’esempio, l’Italia anche, ma se siamo gli unici serve a poco. Se l’Europa dovesse sparire, il mondo perderebbe l’8% delle emissioni>>.  Inoltre dalla COP21 di parigi è aumentata la quantità di CO2 emessa. <<C’è qualcosa tra il dire e il fare che non funziona>>.

Fonte: Libero – Sandro Iacometti (pag. 10)