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Tasse energia, ok dell’Ecofin. Il Patto resta sospeso nel ’22

Redazione
23 Maggio 2021

I ministri delle Finanze dell’UE hanno dato a Lisbona un primo preliminare sostegno ad una ampia revisione della tassazione sull’energia, propedeutica per raggiungere i nuovi obiettivi climatici a livello comunitario. 

Il pacchetto prevede anche una imposta sui prodotti ad alta intensità di carbonio importati in Europa, mentre sul fronte economico la Commissione europea ha confermato che la sospensione del Patto di Stabilità rimarrà in vigore per tutto il 2022. Sul fronte climatico, le iniziative legislative sono attese in luglio: prevedono in particolare una riforma del mercato di scambio delle quote di emissione(ETS), una revisione della direttiva sulla tassazione dell’energia e infine l’adozione di una tassa alla frontiera per i prodotti la cui produzione è stata particolarmente inquinante.

In un recente discorso, il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni aveva osservato che la direttiva sulla tassazione dell’energia (del 2003) è invecchiata perché nei fatti consente di sussidiare carburanti fossili piuttosto che fonti rinnovabili: le tasse ambientali, secondo Gentiloni, hanno un doppio scopo, ovvero promuovere la transizione ambientale in linea con i nuovi obiettivi climatici e generare gettito fiscale che sia meno penalizzante per la crescita rispetto alle imposte sul lavoro.

Tema innovativo e controverso è quello della tassa alla frontiera, su cui il vice presidente Dombrovskis si è comunque detto ottimista sul fatto che essa sarà conforme alle regole dell’Organizzazione mondiale del Commercio. Tra i settori soggetti alla nuova imposta potrebbero esserci l’acciaio, l’elettricità, il cemento e anche i fertilizzanti.