I ministri dell’Energia dell’Unione Europea hanno dato il mandato alla Commissione europea di mettere nero su bianco le misure di emergenza per la crisi energetica. Sempre controversa la possibilità di intervenire sul prezzo del gas, consenso unanime ancora lontano. Tre tutte le riforme sul piatto, il tema del tetto del gas è il più scottante, i paesi sono divisi, non esistono maggioranze in nessuno dei due sensi. La preoccupazione della Commissione e di molti Governi è che i Paesi fornitori di idrocarburi decidano di dirigersi verso altri mercati più convenienti se il tetto non si dovesse realizzare. Cingolani si dice positivo, “solo cinque paesi non hanno accettato un tetto, o sono ancora neutrali, la discussione è stata costruttiva”. Niente aiuti da Lagarde, l’istituto monetario aiuta solo le banche, nulla può fare per le imprese energetiche. Per quanto controverso, il tetto al prezzo del gas deve rimanere sul tavolo almeno per tutto il mese di ottobre.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Beda Romano (pag. 5)