Nonostante il pressing dei partiti, il governo prende tempo di un nuovo decreto per alleggerire gli effetti dei prezzi più alti per luce e gas. Il governo sta cercando le risorse e i tecnici del Mef sono al lavoro a tal fine. Prima occorre contabilizzare le ultime entrate tributarie di luglio-agosto e il recupero degli extraprofitti non pagati in acconto (circa 3 mld). Considerando altri possibili accantonamenti cui attingere, si potrebbe arrivare a una dote di 8-10 miliardi. Di fronte al pressing dei partiti, il premier Draghi intende quindi valutare con attenzione il perimetro delle misure, compresa forse una nuova dose di cig scontata per i settori più colpiti dal caro energia e dalla scarsità di materie prime e che è scaduta lo scorso 31 maggio. Probabilmente occorrerà ancora qualche settimana di tempo per chiarire i contorni del decreto. Il governo, nonostante alcune richieste politiche, sembra voler escludere il ricorso a uno scostamento di bilancio per reperire ulteriori risorse e arrivare invece a un maxi-decreto da 20-30 mld.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Celestina Dominelli (pag. 3)
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Portavoce delle istanze delle aziende industriali energivore