Il ministero della Transizione ecologica ha pubblicato la “Relazione Annuale sulla Situazione energetica nazionale anno 2020”, redatta da un gruppo di lavoro appositamente costituito presso la direzione generale per le Infrastrutture e la Sicurezza dei Sistemi Energetici e Geominerari, formato da rappresentanze istituzionali e settoriali con esperienza riguardo ai temi trattati. Il gruppo, informa il Mite, è stato istituito con decreto direttoriale 6 aprile 2021 a firma dell’allora dg Gilberto Dialuce. La relazione – disponibile in allegato – evidenzia che nel 2020 la domanda primaria di energia è stata pari a 143,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (MTep), con una diminuzione del 9,2% rispetto all’anno precedente. La dipendenza energetica dall’estero rimane elevata, con il 73% del fabbisogno soddisfatto dalle importazioni nette. L’approvvigionamento energetico del Paese, riassume una nota del Mite, è costituito per il 40% dal gas naturale, per il 33% dal petrolio e per il 20% dalle fonti rinnovabili. Rispetto al 2019, continua il ministero, è aumentato il ruolo delle Fer e del gas naturale mentre diminuisce pesantemente quello del petrolio. Gli impieghi finali di energia scendono per gli usi residenziali (-2,5%), che si confermano il primo settore di consumo finale, per i servizi (-9,4%) e per il settore industriale (-5,4%). La diminuzione maggiore si registra però nel settore trasporti con -15,7%. La relazione contiene anche un approfondimento dedicato ai rischi climatici, alla transizione ecologica e al ruolo della finanza.
Fonte: Quotidiano Energia