A livello europeo ci potrebbe essere intesa su un embargo delle importazioni di petrolio russo entro il 31 dicembre ma in modo graduale. Il nuovo pacchetto di sanzioni è suddiviso in 4-5 settori. La Germania ha annunciato che non si opporrebbe, ritenendo però ragionevole l’esistenza di una alternativa che consenta il riacquisto della sovranità energetica passo dopo passo. Tra i Paesi UE ci sono situazioni diversificate rispetto al petrolio russo. Il petrolio rappresenta per l’Italia circa un terzo del mix energetico ma da Mosca importiamo solo il 17,4%. Sul tema del contenimento dei prezzi dell’energia, l’Italia insieme ad altri Paesi ha chiesto un tetto. Però un recente rapporto dell’Acer (Agenzia UE di cooperazione tra i regolatori) boccia l’ipotesi. Ciò sembra più in linea con le posizioni dei Paesi nordici che frenano sull’ipotesi del tetto.
Fonte: Corriere della Sera – F. Basso (pag. 2)
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Portavoce delle istanze delle aziende industriali energivore