Gas russo a rischio. Timore per nuove ritorsioni di Gazprom

News nazionali
28 aprile 2022

 

Il nodo del gas in rubli sta venendo al pettine. Gazprom ha ufficialmente sospeso le forniture alla Polonia e alla Bulgaria, dimostrando che Mosca fa sul serio. E il mercato ha ripreso a tremare. Nel resto d’Europa, Italia compresa, il gas russo continua ad arrivare con regolarità. Il prezzo del combustibile si è impennato però a 125 euro/MWh, in rialzo del 28% prima di attestarsi a 108 euro. Le quotazioni sono entrate in tensione anche negli Usa, con punte di rialzo fino all’8%. Polonia e Bulgaria stanno ora ricevendo gas dai loro vicini europei. Se non ci saranno ulteriori riduzioni di flussi l’Europa potrebbe riuscire a gestire la situazione, in caso contrario sarebbe a rischio la sicurezza energetica. I mercati si sono ridimensionati quando è emerso che alcuni grandi clienti di Gazprom, 10 secondo Bloomberg, potrebbero essere al riparo da ritorsioni, in quanto si sono adeguati al meccanismo di pagamento. Anche Eni sta esaminando la pratica per aprire un doppio conto corrente. Da valutare ora anche l’incognita politica, con l’UE vicina a decretare l’embargo per il petrolio russo.   

Fonte: Il Sole 24 Ore – Sissi Bellomo (pag. 5)

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