Martedì arriva sui tavoli europei un documento dopo il quale niente sarà più come prima nella guerra economica con la Russia. Si tratta di una proposta della Commissione per ridurre i proventi sul petrolio russo. L’embargo totale può togliere fino a duecento miliardi di dollari l’anno di entrate all’economia russa, togliendo dal mercato circa il 5% delle esportazioni mondiali. I prezzi di greggio e carburante salirebbero per tutti, anche per gli usa. Non a caso la segretaria del tesoro Yellen ha invitato alla prudenza. La proposta prevede un pre-determinato al prezzo che l’Ue è disposta a riconoscere ai produttori russi per il loro petrolio. Un simile meccanismo sarebbe impossibile da applicare al Gnl. L’amministrazione americana minaccia di tagliar fuori dalle transazioni con imprese e mercati qualunque Stato o azienda compri petrolio russo a prezzi superiori al tetto Ue.
Fonte: Corriere della Sera – Federico Fubini (pag. 9)
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Portavoce delle istanze delle aziende industriali energivore