Tetto gas: spero in soluzione Ue, altrimenti Italia risolverà in altra maniera
Durante un’audizione parlamentare il ministro Giancarlo Giorgetti ha spiegato che, nonostante la Ue stia dando prova di “unità” davanti alle conseguenze del conflitto russo-ucraino, serve “una gestione comune del mercato dell’energia, un approccio condiviso sugli stoccaggi per rafforzare il potere contrattuale verso i fornitori e la creazione di un tetto europeo al prezzo del gas”, che “resta un tema fondamentale da risolvere”. Su quest’ultimo punto il ministro è poi tornato al momento delle repliche, condividendo la sua speranza che sulla “determinazione del gas” si arrivi a “soluzioni condivise” a livello Ue e osservando che se ciò non accadrà “il problema dovrà essere affrontato in altra maniera dal Governo italiano”. Ha dunque ampliato la sua analisi: “Il recente rialzo dei prezzi dell'energia, con cui verosimilmente saremo destinati a convivere nei prossimi anni, è un segnale di pericolo da non sottovalutare, perché ha una natura strutturale e dovrà pertanto essere affrontato con strumenti comuni in un'ottica di lungo periodo. Rischiamo infatti di trovarci di fronte un ‘trilemma’ impossibile tra sostenibilità economica, ecologica e sociale. La competitività dell'industria europea non può essere sacrificata sull'altare dell'ambientalismo acritico e integralista, che giova soprattutto ai Paesi dotati di standard ecologici inferiori ai nostri. Per minimizzare le ricadute sociali negative, la transizione energetica, che nei prossimi anni doterà l'Ue di standard all'avanguardia a livello globale, richiederà l'adozione di strumenti di sostegno dei settori energivori e della manifattura”.
Fonte: Quotidiano Energia