Tetto europeo ai prezzi con molti rischi per il mercato
I leader europei non sono riusciti, venerdì scorso, a superare le divisioni e le perplessità su un tetto massimo ai prezzi dell’energia, chiesto tra gli altri con forza dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. Il dossier preparato dalla commissaria all’Energia, Kadri Simson, illustrava quattro modelli di price cap, con relativa analisi di benefici, controindicazioni e costi. 1) il primo intervenendo sui prezzi al dettaglio con voucher, riduzioni fiscali o acquisti aggregati di energia i cui vantaggi andrebbero girati alle fasce più deboli di consumatori. 2) il secondo prevede di intervenire in aiuto dei produttori di elettricità ponendo un limite ai prezzi all’ingrosso dei combustibili fossili, ma con il rischio di pesanti distorsioni del mercato. 3) il terzo modello guarda la mercato all’ingrosso dell’elettricità con un prezzo imposto 4) si ipotizza l’intervento sugli extraprofitti degli operatori che non dipendono dalle fonti fossili e dunque producono a costi sensibilmente più bassi.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Giuseppe Chiellino (pag. 3)