Il cataclisma che ha investito il mercato del gas europeo non ha paragoni, non era immaginabile e avrebbe determinato oscillazioni di tale intensità in qualsiasi mercato. Il principale fornitore minaccia da mesi il taglio delle forniture, c’è la guerra in Europa e i mercato soffrono instabilità. Al vertice di Versailles è stata resa ufficiale l’idea di mettere un tetto massimo ai prezzi del gas. Non è chiaro di cosa si tratti ma sarà di difficile attuazione. Sono trapelate voci sul tetto ma occorre chiedersi perché non prendere il prezzo americano che oggi è a 15€ e con i costi di trasporto arriverebbe a 20?perchè non tornare alle vecchie formule “prendi o paga” legati al petrolio che danno a 33€. Ciò aiuterebbe a risolvere la questione degli extraprofitti. Mentre discutiamo come correggere i mercati, dobbiamo anche riconoscere, velocemente, che servono urgentemente ingenti investimenti in nuova capacità produttiva di fonti fossili. Una presa d’atto che serve sia per l’emergenza che per l’uscita dalla dipendenza russa.  

Fonte: Il Sole 24 Ore – Davide Tabarelli (pag. 10)