Secondo un’indagine interna di Assocarta, a cui per ora ha risposto solo una parte delle compagnie, la metà delle imprese ha già fermato la produzione o l’ha rallentata, mentre le altre proseguono ma valutano giorno dopo giorno il da farsi. Non è un caso quindi che da questo settore – che in Italia ha un fatturato complessivo di circa 6 miliardi – arrivi la proposta di sistema più radicale. “Usiamo la norma sull’interrompibilità delle produzioni aziendali. È possibile grazie ad una legge da poco approvata che consente ristori per chi si ferma a causa di un aumento esponenziale dell’energia – dice Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta”.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Sara Monaci (pag. 4)
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Portavoce delle istanze delle aziende industriali energivore