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Saipem riparte da core business, transizione e Pnrr

News nazionali
31 luglio 2021

Il protrarsi degli effetti dell’emergenza Covid-19 sulle attività, con ritardi nell’esecuzione dei progetti e il rinvio delle decisioni d’investimento, la sospensione del progetto Gnl onshore in Mozambico e i problemi operativi di un progetto eolico offshore nel Mare del Nord hanno influito negativamente sul bilancio semestrale di Saipem, che chiude con ricavi per 3.200 milioni di euro (-12,9% rispetto alla prima metà del 2020), un Ebitda adjusted in perdita per 266 mln € e un risultato netto negativo per 656 mln € (-132 mln €). La società ha tuttavia acquisito nel periodo nuovi contratti per circa 4,4 miliardi €, portando il portafoglio ordini a 26,2 mld €. Nel commentare i risultati, l’ad Francesco Caio ha annunciato un programma di semplificazione e focalizzazione, che ha già identificato risparmi annui per circa 100 mln €, e l’avvio della revisione della strategia, che si preciserà in autunno nel nuovo piano. Per Saipem, ha detto Caio, si prospettano “concrete opportunità di crescita” su tre fronti. Innanzitutto il core business, in cui “si rafforzano i segnali di un nuovo ciclo di investimenti”, e in secondo luogo la transizione energetica, dove Saipem sta già realizzando progetti industriali nelle rinnovabili, nei biocarburanti, nella cattura della CO2 e sta ampliando il suo portafoglio tecnologico con acquisizioni. Il terzo fronte è in Italia, dove “il Pnrr sta aprendo una stagione di nuovi investimenti in infrastrutture sostenibili non solo in campo energetico ma anche nell’alta velocità ferroviaria”.

Fonte: Quotidiano Energia