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Gas, Aie: in un anno possibile riduzione di un terzo l’import dalla Russia

News internazionali
4 marzo 2022

 

È possibile ridurre entro l'anno di oltre un terzo le importazioni di gas dalla Russia, con ulteriori opzioni temporanee per arrivare a oltre la metà, continuando a ridurre le emissioni. È quanto afferma l'Aie in un rapporto speciale dal titolo “Un piano in 10 punti per ridurre la dipendenza dell'Unione europea dal gas naturale russo”. Nel 2021 l'UE ha importato una media di oltre 380 milioni di metri cubi al giorno di gas tramite gasdotto dalla Russia, ovvero circa 140 miliardi di metri cubi l'anno. Altri 15 miliardi di metri cubi circa sono arrivati sotto forma di Gnl. Questi 155 miliardi di metri cubi importati dalla Russia hanno rappresentato circa il 45% delle importazioni di gas dell'UE nel 2021 e quasi il 40% del suo consumo totale di gas. Secondo l'Aie, con questo piano in 10 punti il fabbisogno europeo di gas russo potrebbe scendere di oltre 50 miliardi di metri cubi entro un anno, una riduzione pari a oltre un terzo, comprendendo la necessità di ricostituire le scorte nel corso del 2022. L'Aie ricorda inoltre che la tabella di marcia “Net Zero” al 2050 prevedeva l'eliminazione totale di importazioni di gas russo prima del 2030. L'Aie prende in considerazione anche di limitare ulteriormente e più velocemente la dipendenza a breve termine dal gas russo, anche se ciò significherebbe un rallentamento nella riduzione delle emissioni. Se l'Europa adottasse queste misure aggiuntive, le importazioni di gas russo a breve termine potrebbero essere ridotte di oltre 80 miliardi di metri cubi, ovvero ben oltre la metà. Al centro della proposta, l'accelerazione degli investimenti in tecnologie pulite ed efficienti e un'implementazione molto rapida, il rafforzamento della cooperazione internazionale con gasdotti alternativi ed esportatori di Gnl, una chiara comunicazione tra governi, industria e consumatori. Queste le dieci azioni: nessun nuovo contratto di fornitura con la Russia; aumento delle importazioni da altre fonti (30 mld mc); obbligo di livelli minimi di scorte di gas; accelerazione nello sviluppo di eolico e fotovoltaico (6 mld mc); massimizzazione della produzione da bioenergie e da nucleare (13 mld mc); interventi per ridurre le bollette dei soggetti più vulnerabili; accelerazione della sostituzione di caldaie a gas con pompe di calore (2 mld mc); accelerazione delle azioni di efficienza per gli edifici e l'industria (2 mld mc); spinta a ridurre le temperature del riscaldamento domestico (10 mld mc); diversificazione delle risorse di flessibilità per il sistema elettrico. Se si volesse accelerare ancora di più il “distacco” dalla Russia, scrive l'Aie, bisognerebbe ricorrere al carbone o a combustibili liquidi per la generazione elettrica, il che comporterebbe un rallentamento del cammino verso la neutralità climatica.

Fonte: Staffetta Quotidiana