Marco Alverà, ceo di SNAM, si è dato 5 anni per dimostrare che l’idrogeno potrà avere un costo persino più basso del diesel, circa 2 dollari al kg, e diventare il miglior alleato delle rinnovabili nello scalzare davvero i combustibili fossili. Secondo Alverà, il gas naturale, nonostante gli indubbi vantaggi climatici ed ambientali rispetto a carbone e petrolio, andrà comunque de-carbonizzato. La domanda in Italia è cresciuta del 10% nel primo semestre grazie alla ripresa economica e alle temperature più rigide. L’Italia è anche ben posizionata grazie alla capacità di stoccaggio più alta del continente. Per quanto riguarda l’idrogeno, Alverà ha affermato che le attività legate alla transizione sono state assegnate a 4 start up: idrogeno, mobilità sostenibile, biometano ed efficienza energetica. Bisogna fare in modo che la quota dei gas rinnovabili cresca più velocemente possibile. SNAM sta preparando la propria rete a trasportare quantitativi crescenti di biometano ed idrogeno  e nel 2050 nei tubi di SNAM passerà solo gas de-carbonizzato. I nuovi investimenti guardano già alla prospettiva dell’idrogeno. Per la transizione energetica serviranno investimenti enormi, secondo Goldman Sachs saranno necessari 56 trilioni di dollari per realizzare le infrastrutture green necessarie a raggiungere gli obiettivi di de-carbonizzazione. Il PNRR rappresenta un’opportunità  imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme a lungo periodo nella prospettiva della transizione verde: 30 miliardi sono per l’idrogeno , biometano, mobilità sostenibile ed efficienza energetica.

Fonte: MF – Angela Zoppo (pag. 9)