Un pacchetto di misure da quasi 8 miliardi di euro, di cui 6,3 miliardi per il caro bollette. Dopo settimane di pressing crescente, il governo vara l’atteso decreto per calmierare ulteriormente l’impatto dei prezzi dell’energia. Con il Dl approvato ieri, viene quindi innanzitutto replicato l’azzeramento degli oneri di sistema della bolletta elettrica per il secondo trimestre, previsto per famiglie e microimprese (costo della misura 1,8 miliardi) sia per le potenze disponibili pari o superiori a 16,5 kilowatt (1,2 miliardi). Insieme alla tranche per la luce, si prevede poi anche la riduzione degli oneri per le tariffe gas (480 milioni), nonché il taglio dell’IVA al 5% sia per gli usi civili che per quelli industriali per il periodo aprile giugno (591 milioni). Per le aziende, oltre al taglio degli oneri, arrivano altre misure ad hoc. La prima estende il credito d’imposta, già previsto nel Sostegni ter, anche alle imprese energivore che ricorrono all’autoconsumo per il primo trimestre dell’anno (700 milioni la copertura necessaria per il 2022) e a questo si affianca un identico intervento anche per l’industria gasivora con un credito d’imposta pari al 15% della spesa sostenuta.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Celestina Dominelli (pag. 2)