Anche l’Unione europea scende in campo per accelerare la transizione verso un mercato globale del Gas naturale liquefatto (Gnl) e il primo passo è un’alleanza con il Giappone, il più grande e il più agguerrito tra i consumatori del combustibile. Miguel Arias Canete, commissario Ue per il clima e l’energia, e il ministro giapponese dell’Economia Hiroshige Seko, hanno siglato un Memorandum di cooperazione con l’intento esplicito di promuovere scambi di Gnl «globali, liquidi, flessibili e trasparenti», mediante una serie di azioni congiunte che comprendono tra l’altro lo studio di indici di prezzo affidabili, la valutazione della possibilità di creare scorte di emergenza simili a quelle petrolifere e un impegno a maggiori «sforzi per facilitare contratti per il Gnl più flessibili in termini di destinazione e rivendita, durata, definizione del prezzo e revisione». Tokyo un paio di settimane fa aveva dichiarato che i divieti contrattuali di rivendere a terzi i carichi di Gnl sono in contrasto con le regole della concorrenza, mentre lo scorso marzo un gruppo di utilities giapponesi, sudcoreane e cinesi aveva dato vita a un blocco di pressione per chiedere contratti più flessibili, che ha già cominciato a fare breccia su alcuni fornitori. Unione europea e Giappone, ricorda il Memorandum appena siglato, «contano per circa metà delle importazioni mondiali di Gnl», ma auspicano comunque che le loro iniziative raccolgano una partecipazione più ampia, non solo da parte di altri consumatori ma anche da parte di Paesi produttori di Gnl.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Finanza e mercati – Sissi Bellomo (pag. 26)
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