La Snam targata Alverà ha deciso di mettere sul piatto 3,8 miliardi di euro da qui al 2020, per rafforzare il business del trasporto concentrando una grossa parte delle risorse, pari a 1,4 miliardi di euro, sullo sviluppo della rete nazionale e in particolare su tre ambiti a partire dal completamento del reverse flow. Altro tassello è rappresentato dall’incremento della capacità di trasporto da futuri punti di entrata da Sud, attraverso la costruzione di di circa 430 km di nuova linea e di un impianto di compressione da 33 megawatt lungo la direttrice Sud-Nord e a questo passaggio è legato anche l’altro progetto che dovrebbe assorbire una parte degli investimenti programmati: la realizzazione del collegamento tra il punto di arrivo del Tap e la rete nazionale esistente. Si tratta di 55 km di pipeline da 56 pollici i cui tempi di realizzazione sono legati a doppio filo al cronoprogramma del gasdotto Trans- Adriatico. Infine 1,5 miliardi di euro sono destinati alla manutenzione.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Celestina Dominelli (pag. 29)
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