South Stream Transport, controllata al 100% da Gazprom, ha deciso di cancellare il contratto con la Saipem per la prima linea della sezione offshore del gasdotto Turkish Stream a causa «dell’impossibilità di raggiungere un accordo su molti lavori e questioni commerciali per l’attuazione del progetto». Saipem ha ricevuto notifica della termination for convenience. Si tratta di una clausola contrattuale standard con la possibilità di recedere dall’accordo in assenza di violazioni dello stesso, a fronte di un compenso determinato in coerenza con le condizioni del contratto. La controllata dell’Eni perde, così, una commessa da 2,4 miliardi e, in base alla clausole contrattuali, riceverà come indennizzo una somma che coprirà i costi di inattività delle navi (personale, manutenzione, ammortamenti). Il titolo ha chiuso la seduta di borsa con un calo del 2,3 per cento. La comunicazione della società fa seguito alle notizie dei giorni scorsi riportate dai media russi secondo cui Gazprom avrebbe deciso di congelare gli investimenti nella costruzione — in fase iniziale — di una delle due diramazioni del corridoio Sud verso il Mar Nero (quella più lunga, di 1.626 chilometri) per le difficoltà di trovare con Ankara un accordo definitivo. E infatti Saipem era scesa a Piazza Affari anche lunedì.
Fonte: Il Sole 24 ore Finanza & Mercati
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