La Russia mette a segno un altro successo allungando il passo sugli americani, nonostante le sanzioni applicate da Washington nei confronti di Mosca. Nei giorni scorsi è stata completata la terza ed ultima linea di produzione di Yamal liquefied natural gas (Gnl), l’impianto di Novatek che ha rilanciato il ruolo della Russia in quanto fornitore energetico anche sul mercato del gas liquefatto. Lo stabilimento di Yamal costruito sul permafrost, in un’area remota sopra il circolo polare artico dove le temperature toccano anche i -50 gradi centigradi, consiste in tre linee di produzione ognuna delle quali può contare su una capacità di 5,5 milioni di tonnellate all’anno. Mosca ora è divenuto il secondo fornitore di Gnl dopo il Qatar, con il 17% del mercato a fronte dell’8% degli Usa.
Fonte: La Stampa – Francesco Semprini (pag. 18)
L’Asia è senza gas l’Europa si salva l’Italia ringrazia il Tap
Non c’è mica stato solo il Covid: a luglio ondata di caldo in Asia che fa crescere la domanda di energia per il condizionamento; a settembre un uragano in Camerun, uno dei maggiori produttori di gas, rallenta la produzione di Gnl che alimentaKerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesaPetrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.