La febbre sui mercati delle materie prime è di nuovo alta. Come nel 2008, anche oggi il petrolio sta dando un contributo importante ai rialzi. Il barile ha recuperato più dell’85% dai minimi di gennaio e ieri il Brent ha aggiornato il massimo da 7 mesi, a 50,83$, sostenuto da un ulteriore aggravarsi della situazione in Nigeria, dove ci sono stati nuovi sabotaggi ad oleodotti. Il Paese africano ha già perso almeno 500mila barili al giorno di produzione, neutralizzando l’effetto del ritorno sul mercato dell’Iran dopo le sanzioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Finanza & Mercati – Sissi Bellomo (pag. 38)
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