Dopo che il Brent è tornato sugli 80 dollari, le tensioni sui prezzi si sono riversate alla pompa di benzina: Eni, Ip, Q8 e Tamoil sono già intervenute con il rialzo di 1 centesimo al litro su benzina e diesel. “Vi sono le condizioni per una aspettativa di aumento sensibile dei prezzi nei prossimi giorni” è la previsione contenuta nel bollettino settimanale dei gestori di impianti di distribuzione di Figisc e Anisa aderenti a Confcommercio. La corsa dei prezzi dovuta al rialzo del petrolio potrebbe non limitarsi ai carburanti. I numeri elaborati dai gestori in collaborazione con Asoopetroli-Assoenergia lo confermano: allo scorso 14 maggio, lo stacco Italia delle imposte sui carburanti è di +22,1 centesimi al litro per la benzina e +20,7 per il gasolio. La soluzione? Nel contratto di governo di Lega e M5S si prevede di eliminare le componenti anacronistiche delle accise sulla benzina.
Fonte: Corriere della Sera, Economia – Michelangelo Borrillo (pag. 36)
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