Di nuovo Saipem sotto i riflettori. Ma stavolta gli spunti positivi sono più di uno, e spaziano dall’Arabia Saudita alla Russia. Fonti di mercato danno per certa l’assegnazione a Saipem di un contratto offshore da parte del colosso Saudi Aramco, che sta per aggiudicarne di nuovi per il giacimento super giant Safaniya e per quelli di Marjan-Zuluf. Mosca, invece, ha aperto alla possibilità di commesse per il Turkish Stream, il gasdotto che ha ereditato gran parte del tracciato del vecchio South Stream interrotto a lavori già in corso. Se ci sarà un seguito alle dichiarazioni politiche, potrebbero derivarne un doppio beneficio per i conti della compagnia. In corso c’è un arbitrato che rischia di trascinarsi ancora almeno per due anni, aperto da Saipem alla Camera di commercio di Parigi per ottenere un risarcimento di quasi 800 milioni di euro da Gazprom, che ha chiuso il progetto South Stream e ritirato le commesse assegnate alla società. Un contratto analogo per il Turk Stream potrebbe rappresentare una forma di compensazione. Secondo il vice primo ministro russo, Arkady Dvorkovich, “in particolare c’è un interesse concreto della Saipem per Turk Stream, ma anche per North Stream”, altro gasdotto Gazprom in cantiere.
Fonte: MF – Angela Zoppo (pag. 32)
Kerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesaPetrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.Sanzioni Usa e caso Navalny, Nord Stream 2 torna nel mirino
Doppio attacco al Cremlino, nel pomeriggio di ieri. Il primo è partito dalla Casa Bianca nelle ultimissime ore dell’amministrazione Trump, che ha sganciato il suo siluro finale sul Nord Stream 2