L’Opec sta spingendo per ottenere robusti tagli di produzione di petrolio anche da paesi che non appartengono all’Organizzazione. La richiesta potrebbe essere di una riduzione di 880mila barili al giorno, per sei mesi a partire dal 1° gennaio. Se venissero attuati, si tratterebbe di tagli poderosi, capaci di portare in deficit il mercato del petrolio, accelerando lo smaltimento delle scorte. Restano ancora diversi ostacoli da rimuovere: nell’Opec ci sono riserve sia da parte dell’Iran che, in parte, dell’Iraq, mentre il russo Novak ha di nuovo ribadito che preferirebbe limitarsi a congelare la produzione. Lunedì a Vienna, due giorni prima del vertice, è stato fissato un altro incontro tecnico tra funzionari dell’Opec e di alcuni paesi non Opec.
Fonte: Il Sole 24Ore, Finanza&mercati – Red. (44)
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