Il vertice dei Paesi Opec, che si terrà oggi a Vienna, si apre all’insegna del compromesso con Arabia Saudita, Russia e Iran che sembrano scesi su posizioni più concilianti, mentre ieri il prezzo del Brent è sceso dell’1,6% a 73,58 dollari al barile e quello del Wti dello 0,2% a 65,55 dollari. Entrando nel merito della questione, ieri il ministro del petrolio saudita Al Falih ha espresso una posizione più conciliante, spiegando che un aumento della produzione di greggio di un milione di barili al giorno è un buon target su cui lavorare. Iran, capofila dei Paesi ostili a forti aumento, si è mostrato più favorevole a un incremento moderato.
Fonte: MF – red. (pag. 4)
Direttiva gas, trattamento diverso per gasdotti esistenti e nuovi
La nuova direttiva gas richiederà anche all'Italia di definire deroghe per i propri gasdotti col Nordafrica ma dovrebbe trattarsi di un passaggio semplice, che non richiederà lo scrutinio della Commissione previsto per i nuovi progGas, l'Egitto lancia la sfida
Eni e Shell hanno affermato apertamente che l'Egitto è l'opzione più economica per portare sul mercato le gigantesche riserve di gas del Mediterraneo orientale, un'opzione preferibile al progetto di maxigasdotto Cipro-Grecia EEni avanza ancora nel gas libico
La spagnola Repsol è stata costretta a dichiarare lo stato di forza maggiore per il suo giacimento di Sharara.