A distanza di due anni il dieselgate non è ancora chiuso. Nelle ultime ora è intervenuta con toni duri anche la cancelliera Merkel, polemizzando sulla scelta di elargire bonus milionari ai manager di alcune case coinvolte nello scandalo. Nel bollettino economico di agosto il ministero delle Finanze tedesco annovera il dieselegate tra i potenziali fattori di rischio per l’economia. La questione è quindi diventata anche politica. Lo scorso mese, al termine di un serrato incontro tra politici e vertici aziendali, l’industria tedesca ha raggiunto un’intesa per apportare modifiche per ridurre le emissioni a oltre 5 milioni di veicoli diesel. Il dieselgate è temuto perché rischia di compromettere il brand “Made in Germany”, che ha nel richiamo alla solidità e all’affidabilità i suoi punti di forza.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Vito Lops (pag. 2)
Kerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesaPetrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.Sanzioni Usa e caso Navalny, Nord Stream 2 torna nel mirino
Doppio attacco al Cremlino, nel pomeriggio di ieri. Il primo è partito dalla Casa Bianca nelle ultimissime ore dell’amministrazione Trump, che ha sganciato il suo siluro finale sul Nord Stream 2