Il Kazakhstan ha inaugurato lo scorso 10 giugno, l’Expo 2017, nella quale vuole mettere in mostra la sua transizione sostenibile verso le rinnovabili: acqua, cinetica, biomassa, sole e vento.
L’obiettivo del Kazakhstan è ambizioso: aumentare del 3% ogni anno l’efficienza energetica dell’industria pesante e alimentare metà del proprio fabbisogno energetica grazie a fonti pulite di energia entro il 2050, quanto il Paese ha fissato l’appuntamento per entrare fra le trenta economie più ricche e sviluppate al mondo.
Grazie all’abbondanza di risorse naturali, dal petrolio e gas naturale al carbone, dall’uranio alle terre rare è quella tra le ex Repubbliche sovietiche che è riuscita a cementare il suo ruolo a livello internazionale. Il Kazakhstan resta un’economia basata sugli idrocarburi: il petrolio ammonta al 20& del Pil, al 50% delle entrate di bilancio e al 60% delle esportazioni.
Fonte: La Repubblica, Affari&finanza – Rosalba Castelletti (pag. 1)
L’Asia è senza gas l’Europa si salva l’Italia ringrazia il Tap
Non c’è mica stato solo il Covid: a luglio ondata di caldo in Asia che fa crescere la domanda di energia per il condizionamento; a settembre un uragano in Camerun, uno dei maggiori produttori di gas, rallenta la produzione di Gnl che alimentaKerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesaPetrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.