L’Italia sembra aver già perso l’opportunità di diventare hub del gas. La questione Tap, ricevuto il benestare del Governo gialloverde, porterà alla conclusione dell’opera ma non basterà a trasformare la penisola in un importante crocevia delle rotte energetiche. Intanto in Europa si stanno giocando altre partite da cui siamo già stati tagliati fuori: dal raddoppio del Nord Stream, al gasdotto Turkstream fino alle infrastrutture per l’esportazione del gas nel Mar Mediterraneo Orientale. La Germania invece, risulta essere la vincitrice. Le politiche di Berlino rischiano di costarci già da quest’ano un aggravio di mezzo miliardo di euro sulla bolletta energetica. La partita nel Mediterraneo Orientale è forse l’unica in cui l’Italia ha ancora la possibilità di farsi valere, anche solo per il ruolo ricoperto da Eni nell’area dopo la scoperta del supergiacimento Zohr in Egitto. Tuttavia, anche dal progetto EastMed, il nostro Paese si sta defilando.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Sissi Bellomo (pag.9)
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