Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi rispondendo giovedì nel question time a una interrogazione del deputato Ncd Sergio Pizzolante. Guidi ha ricordato che sia la Sen che la Energy Roadmap del 2050 dell'Ue, sono sì prioritariamente orientate alla promozione dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, ma prevedono anche “sia pure in maniera sempre più sussidiaria, il ricorso alla produzione nazionale anche di fonti fossili, quindi gas e olio; e infatti lo sfruttamento sostenibile delle fonti indigene, quindi domestiche, è ritenuto necessario anche a livello internazionale ai fini della sicurezza strategica degli approvvigionamenti, anche per consentire un processo di transizione verso la cosiddetta decarbonizzazione”. Peraltro, ha ribadito Guidi, “le fonti fossili danno ancora un importante contributo al PIL e all'occupazione: parliamo di migliaia di posti di lavoro in molte aree del nostro Paese”. In ogni caso, “la normativa vigente è tale da garantire il rispetto dei più elevati standard a livello internazionale in termini di sicurezza e di tutela dell'ambiente, come è giusto che sia, che rimangono per noi una assoluta e totale priorità”. Ne fa fede il fatto che “il recepimento della direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi pone il nostro Paese all'avanguardia in questo settore”.
Fonte: Staffetta Quotidiana
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