Le indiscrezioni si rincorrevano già da qualche giorno. Ieri, è arrivata la conferma ufficiale: i conti della General Electric, una delle maggiori conglomerate internazionali, sono decisamente brutti. Anzi, peggio: il neo amministratore delegato, John Flannery li ha definiti «inaccettabili» ed ha ammesso che il terzo trimestre dell’anno è stato «difficile». A mettere in crisi il gruppo è stato soprattutto l’andamento della divisione Centrali e le attività legate all’oil & gas, insieme ai costi di ristrutturazione più alti del previsto e alla svalutazione di alcuni avviamenti.
Fonte: La Repubblica – Vittoria Puledda (pag. 26)
L’Asia è senza gas l’Europa si salva l’Italia ringrazia il Tap
Non c’è mica stato solo il Covid: a luglio ondata di caldo in Asia che fa crescere la domanda di energia per il condizionamento; a settembre un uragano in Camerun, uno dei maggiori produttori di gas, rallenta la produzione di Gnl che alimentaKerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesaPetrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.