La riduzione dei costi energetici sul sistema produttivo resta un obiettivo storico non centrato. La nuova Strategia energetica nazionale che il governo intende adottare più o meno in coincidenza con il G7 energia di aprile è un'occasione importante. Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha già detto di voler dare attuazione alla Strategia con un decreto legge, di certo bisognerà mettere in atto i propositi fin qui enunciati. In primis si dovrebbe garantire l'annullamento del gap del prezzo del gas: oggi il differenziale tra Psv (prezzo di scambio sul mercato italiano) e Ttf (mercato «benchmark» olandese) è intorno al 13 per cento. Il governo, dopo un lungo stallo, è riuscito a sbloccare con Bruxelles agevolazioni per 1,2 miliardi destinate a circa 3mila imprese ad alto consumo energetico (erogazioni relative al periodo 2013-2015). Ma bisogna rivedere il sistema di aiuto per gli energivori con un nuovo schema che dovrà entrare in vigore nel 2018: si tratta di circa 3.000 imprese che occupano 550–600 mila lavoratori diretti.
Fonte: Il Sole 24 Ore- Red. (pag. 2)
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