Il debutto dei futures cinesi sul petrolio ha superato le attese più ottimiste. Il primo giorno di contrattazioni ha visto scambi per oltre 20 milioni di barili, con volumi che in apertura (mentre l’Occidente dormiva) hanno persino superato quelli del Brent. Da subito c’è stata una partecipazione attiva da parte di colossi internazionali del trading, tra cui Glencore, Trafigura e Mercuria. E addirittura una major straniera avrebbe già accettato di sottoscrivere con Unipec, braccio commerciale della cinese Sinopec, il primo contratto di fornitura di greggio con prezzi indicizzati al benchmark di Shanghai: secondo fonti Reuters, sarebbe stata l’anglo-olandese Royal Dutch Shell ad aprire la strada che in futuro – se verrà percorsa anche da molti altri – potrebbe davvero portare all’affermazione del petroyuan.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Finanza&Mercati – Sissi Bellomo (pag. 32)
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