La scoperta del maxi-giacimento da 850 miliardi di metri cubi di gas al largo delle coste egiziane è stato festeggiato in borsa con un rialzo del valore dei titoli Eni. L’economista Giulio Sapelli, ha affermato che l’Italia è ora nella posizione di farsi promotrice di un’iniziativa volta a stabilizzare le forniture di gas nel Mediterraneo mediante la realizzazione di un gasdotto progettato da Eni nel 1993 per collegare l’Egitto al Libano attraverso il Sinai, Gaza e Haifa. Nel frattempo l’Enel, con Green Power, si è aggiudicata ieri in Brasile il diritto di sottoscrivere contratti ventennali di vendita di energia per un totale di 553 MW relativi ai nuovi progetti fotovoltaici di Horizonte MP, Lapa e Nova Olinda. L’articolo pone in evidenza come i due colossi energetici italiani siano costretti a ricercare risultati al di fuori dei confini nazionali, a causa dell’effetto nimby.
Fonte: Libero
Sfida verde dell’Europa al mondo: mille miliardi, neutralità Co2 nel 2050
La Commissione europea ha presentato ieri una nuova e ampia strategia ambientale che nei prossimi anni avrà impatto su tutti i settori: dall’industria all’agricoltura, dai trasporti all’energia.Il gas del Tap cerca il raddoppio
Si deciderà a metà 2020 il raddoppio del gasdotto TapEmissioni, meglio tassarle alle frontiere
Per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che servono a fronteggiare l’emergenza climatica, uno dei rimedi suggeriti dalla Presidente della Commissione europea, von der Lyen, è quello di tassare le emissioni per incentivare i produttori