Se si ripercorre a ritroso la storia di Eni in Egitto, il nastro non può non fermarsi all’agosto del 2015 quando il gruppo centrò il traguardo di Zohr, la più grande scoperta di gas mai effettuata nel Mediterraneo. Ieri poi Eni ha messo a segno una doppietta nell’area dopo una lunga sequenza di risultati positivi. Nella concessione di South West Meleiha, nel deserto occidentale egiziano, il colosso energetico ha annunciato la scoperta di ulteriori risorse rinvenute e di ottimizzazione delle sinergie con le infrastrutture esistenti. Poi, a distanza di qualche ora, Eni ha perforato con successo, insieme ai partner Bp e Total, un pozzo nel prospetto di Bashrush, nella licenza di North El Hammad, nelle acque convenzionali del delta del Nilo. Uno snodo che conferma la strategicità dell’Egitto nel business del gruppo.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Celestina Dominelli (pag. 17)
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