Sulla sfida energetica si gioca buona parte del futuro economico, politico e strategico dell’Europa. E l’Italia ha un ruolo importante, dalle attività estrattive dell’Eni, ai progetti per le infrastrutture come il gasdotto Tap a cui lavora la Snam. A fine giugno Washington ha ospitato la World Gas Conference, e il 29 la portavoce del dipartimento di stato Nauert ha pubblicato una nota: ‘La conferenza ha riaffermato l’importanza fondamentale del fatto che i Paesi e le regioni impieghino matrici diverse di combustibile, fonti, e vie di distribuzione, per potenziare la loro sicurezza’. L’amministrazione Trump ha sottolineato la forte opposizione ai gasdotti a guida russa come Nord Stream 2, e alla seconda linea di TurkStream, che peggiorerebbero la dipendenza dell’Europa dall’energia di Mosca. Gli Usa invece elogia gli storici progressi compiuti con il Southern Gas Corridor in Azerbaijan e Turchia, per portare il gas del Caspio in Europa entro il 2020. Citando il Southern Gas Corridor, il dipartimento di stato ha appoggiato la Tap.
Fonte: La Stampa – Paolo Mastrolilli (pag. 3)
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