Il settore dell’energia è tornato al centro dell’attenzione degli investitori per diverse ragioni, fra le quali spiccano il rialzo delle quotazioni del greggio, la buona performance dei titoli petroliferi, con l’indice Eurostoxx Oil&Gas che da gennaio è salito dell’8,4%, e la febbre da m&a nel segmento delle rinnovabili che in questa settimana è partita almeno in Italia. Sul fronte petrolifero, il Brent è salito il 10 ottobre fino a ridosso dei 54 dollari al barile, toccando il massimo degli ultimi 12 mesi, per poi scendere nei giorni seguenti, chiudendo la settimana al di sopra dei 51 dollari, mentre su quello delle rinnovabili Edison ha lanciato un’opa su Alerion. Non solo in Italia, ma a livello internazionale la forte domanda di energia green è messa in evidenza anche dagli economisti della Iea (International Energy Agency). A loro parere, infatti, nel 2015, nonostante i bassi prezzi del greggio, il comparto delle rinnovabili è salito al ritmo più veloce di sempre, grazie alle politiche di sostegno pubbliche e alla decisa riduzione dei costi. Molto dipenderà anche dall’andamento del prezzo del Brent nei prossimi mesi, in attesa delle decisioni che saranno prese nel nuovo vertice che si terrà a fine mese a Vienna.
Fonte: MF – Ester Corvi (pag. 18)
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