MF riporta la lista delle dismissioni di Eni, dalle quali l’azienda punta ad incassare 7 miliardi entro il 2019. Nella lista delle dismissioni almeno tre attività: l'area 4 del Mozambico (Eni 50%), Nené Marine in Congo (Eni 65%) e naturalmente l'ultimo arrivato Zohr, in Egitto (Eni 100%) mentre restano fuori il gas retail e la quota residua Saipem. Le risorse serviranno a colmare il gap tra il prezzo del petrolio e le stime di crescita di Eni.Le nuove dismissioni applicano il dual exploration model seguito dal top management del gruppo: sul mercato saranno messe quote di giacimenti già esplorati o in fase avanzata di esplorazione e quindi con riserve certe, per ridistribuire il peso degli investimenti ma lasciando all'Eni il ruolo di operatore.
Fonte: MF – Angela Zoppo (pag. 12)
Dorsale adriatica Snam, il CdS chiede informazioni al Minambiente
Il Ministero dell’Ambiente ha inviato nell’ottobre 2013 e nel maggio 2015 due richieste di parere in merito a due ricorsi straordinari al Presidente della RepubblicaEni, l’upstream spinge gli utili. Produzione ai massimi storici
Sfruttando il contributo del quarto trimestre, Eni manda in archivio i conti con un preconsuntivo sopra le stime degli analisti e conferma un dividendo 2018 di 83 cent (a fronte degli 80 dell’anno prima).Direttiva gas, trattamento diverso per gasdotti esistenti e nuovi
La nuova direttiva gas richiederà anche all'Italia di definire deroghe per i propri gasdotti col Nordafrica ma dovrebbe trattarsi di un passaggio semplice, che non richiederà lo scrutinio della Commissione previsto per i nuovi prog