Il 13 giugno la società ha infatti presentato istanza al ministero Sviluppo economico e alla Regione Sardegna (assessorato all'Ambiente) per far partire la procedura autorizzativa per la “Sezione Centro-Nord” della dorsale sarda del gas naturale, il progetto che prevede la realizzazione di una rete di gasdotti capace di trasportare il metano in tutta la Sardegna. Sgi ha avviato il 16 marzo scorso la procedura di autorizzazione per la prima parte della rete (la “Sezione Centro-Sud che servirà le aree di Cagliari, del Sud Sardegna, del Sulcis e di Oristano). Con la presentazione della documentazione relativa alla seconda parte della dorsale (la “Sezione Centro-Nord” che correrà da Oristano a Porto Torres, con una deviazione verso Ottana e Nuoro) manca ora solo la “Sezione Nord Est” che raggiungerà Olbia partendo da Codrongianus. La dorsale si svilupperà per un totale di oltre 400 chilometri di rete definita “nazionale”, a cui vanno aggiunti i 200 chilometri di rete “regionale” che collegherà i “punti di ingresso” del gas (a Sarroch, Oristano, Cagliari e Portoscuso) e gli impianti di adduzione e allacciamento alle reti cittadine di distribuzione che potranno beneficiare dell'arrivo del gas naturale. La Sezione Centro-Nord si svilupperà per circa 208 km tra le province di Oristano, Nuoro e Sassari interessando i territori di 34 comuni. Il tracciato verrà realizzata in quattro tronchi.
Fonte: Staffetta Quotidiana
Direttiva gas, trattamento diverso per gasdotti esistenti e nuovi
La nuova direttiva gas richiederà anche all'Italia di definire deroghe per i propri gasdotti col Nordafrica ma dovrebbe trattarsi di un passaggio semplice, che non richiederà lo scrutinio della Commissione previsto per i nuovi progGas, l'Egitto lancia la sfida
Eni e Shell hanno affermato apertamente che l'Egitto è l'opzione più economica per portare sul mercato le gigantesche riserve di gas del Mediterraneo orientale, un'opzione preferibile al progetto di maxigasdotto Cipro-Grecia EEni avanza ancora nel gas libico
La spagnola Repsol è stata costretta a dichiarare lo stato di forza maggiore per il suo giacimento di Sharara.