La compagnia petrolifera di Stato venezuelana Pdvsa potrebbe essere parzialmente privatizzata e in generale il suo destino è in gioco come quello di tutto il Paese. Il programma post Maduro prevede l’isitituzione di una nuova agenzia nazionale degli Idrocarburi per gestire le gare di assegnazione delle licenze esplorative e produttive di gas naturale e greggio. Dal 2008 il petrolio quotava oltre 145 dollari al barile e Pdvsa veniva utilizzata come bancomat dall’allora Presidente Chavez. Intanto, Eni sta portando avanti le normali attività e non si segnalano particolari stravolgimenti: la produzione ammonta a circa 46mila barili al giorno. Nel 2017 la produzione in quota Eni nel Paese ammontava a circa 61mila barili al giorno, dai giacimenti di Perla (Eni 50%), Junin 5 (Eni 40%) e Corocoro (Eni 26%) ma poi si era scesi a circa 30mila barili. Maduro vuole però dimostrare di avere ancora una presa solida su Pdvsa, tanto da averne assunto la direzione e annunciato in questi giorni il nuovo piano di sviluppo al 2025, con l’obiettivo di produrre 5 milioni di barili al giorno.
Fonte: MF – Angela Zoppo (pag.5)
Kerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesaPetrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.Sanzioni Usa e caso Navalny, Nord Stream 2 torna nel mirino
Doppio attacco al Cremlino, nel pomeriggio di ieri. Il primo è partito dalla Casa Bianca nelle ultimissime ore dell’amministrazione Trump, che ha sganciato il suo siluro finale sul Nord Stream 2