La Commissione europea ha predisposto un emendamento alla Direttiva gas del 2009 che ne estende l’applicazione a tutti i gasdotti – esistenti e futuri – da e verso la Ue. Le regole prevedono che le pipeline, salvo deroghe da negoziare caso per caso, non possano essere di proprietà di produttori di gas, che si applichino tariffe non discriminatorie e che sia messa a disposizione di terzi almeno il 10% della capacità di trasporto. L’obiettivo principale della nuova norma – che richiede l’approvazione di Parlamento europeo e Stati membri – è il Nord Stream 2 progettato da Gazprom. Il gasdotto Tap è invece già autorizzato a operare in deroga, quindi non corre rischi.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Finanza e mercari – red. (pag. 44)
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