L’amministratore delegato di Eni ha ribadito la svolta della società nell’assemblea degli azionisti di maggio: Descalzi ha confermato che Eni crede nel grande potenziale del metano come fonte complementare alle rinnovabili tanto che è diventato un vero e proprio modello di business per il gruppo. Il passaggio però richiede ingenti investimenti in ricerca anche per capire su quali fonti insistere per completare il portafoglio di energie pulite. Oggi il portafoglio è costituito per il 58% da gas naturale e i piani di sviluppo in Mozambico, Egitto e Indonesia ne certificano l’impegno. Su quello delle rinnovabili sono stati invece realizzati impianti in Ghana, Angola, Congo e Nigeria. In Italia invece, proseguono i progetti di chimica verde.
Fonte: La Repubblica Affari & Finanza – Vito De Ceglia (pag. 43)
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