Tutto è pronto per l’ingresso dell’Arabia Saudita nel mercato internazionale del debito sovrano: Riad ha cominciato a raccogliere titoli di Stato denominati in dollari che intende collocare all’estero per la prima volta nella sua storia. E’ una maxi emissione che dovrebbe portare nelle casse dello Stato tra i 10 e i 15 miliardi di dollari, una operazione tra le maggiori nel Medio Oriente. Le indiscrezioni parlano di una richiesta che non manca e il prezzo è sembrato elevato. Battere cassa sui mercati internazionali è diventata una necessità per l’Arabia Saudita la cui economia è stata molto danneggiata dal calo del prezzo del petrolio degli ultimi due anni. Nel solo 2015 il Paese ha accusato un deficit di bilancio di 97 miliardi di dollari, pari al 15% del Pil, un record dal 1991.
Fonte: Il Sole 24Ore, Finanza&mercati – Sissi Bellomo (pag. 36)
Cioffi (Mise) al Consiglio Ue: “Serve una carbon tax”
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Il Ministero dell’Ambiente ha inviato nell’ottobre 2013 e nel maggio 2015 due richieste di parere in merito a due ricorsi straordinari al Presidente della RepubblicaEni, l’upstream spinge gli utili. Produzione ai massimi storici
Sfruttando il contributo del quarto trimestre, Eni manda in archivio i conti con un preconsuntivo sopra le stime degli analisti e conferma un dividendo 2018 di 83 cent (a fronte degli 80 dell’anno prima).