"La mia prima sfida è squisitamente manageriale. Nei prossimi tre mesi mi dedicherò al turnaround del ministero. Processi, organizzazione e persone occuperanno una parte rilevante del mio tempo. Ci sono nel Mise funzioni che non hanno più ragione di essere mentre molto spesso attività chiave sono prive di risorse”. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, intervenendo all'assemblea di Confindustria. “Questo lavoro - ha detto - darà come risultato anche una profonda spending review. E per non farmi mancare momenti movimentati ho chiesto a Enrico Bondi di aiutarmi come consulente a titolo gratuito. Ho intenzione poi di verificare ogni singolo incentivo erogato per capire quali sono stati i risultati raggiunti in termini di soddisfazione dei clienti e di impatto". "Il principio di fondo - ha detto il ministro - sarà quello di concentrare le risorse sulle iniziative esistenti che funzionano. Per essere efficace una misura deve avere la dimensione adeguata. Per voi è normale farlo nelle vostre aziende. Per il Mise è una rivoluzione. Non ha alcun senso ad esempio lanciare un programma sulle smart cities il cui stanziamento non renderebbe smart neanche un quartiere di Roma. Il risultato di questo lavoro produrrà entro settembre un vero e proprio piano strategico e operativo del nuovo ministero dello Sviluppo economico”. Per il ministro, poi, scaricare sulle imprese i costi degli incentivi per le energie rinnovabili è stata “una follia.
Fonte: Staffetta Quotidiana
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