Il ritorno dell’oro nero. Da inizio anno il future sul Brent ha guadagnato l’11,5% toccando di recente un massimo di oltre 66 dollari, livello che non vedeva dalla fine del giugno 2015. Il movimento accende i riflettori su tutti i titoli del settore energetico con una coda sul mondo delle utility, la pattuglia delle società di servizi pubblici locali. A crescere infatti non sono solo i prezzi del petrolio ma anche quelli del gas e dell’elettricità grazie all’aumento della domanda trainata dalla ripresa economica, un inverno rigido e il recente incidente in un impianto di distribuzione internazionale di gas in Austria. Eni torna quindi nel mirino degli investitori, anche se sarà difficile recuperare a breve il terreno perso da inizio anno: -9%. Potrebbe tornare a sorridere anche Saipem, sprofondata di oltre il 30% a gennaio anche per effetto del processo di ristrutturazione in corso. L’inverno rigido rafforza il momento positivo di Enel ed A2A, che si avviano a chiudere il 2017 con un rialzo superiore al 30%.
Fonte: Corriere della Sera, Investimenti – Patrizia Puliafito (Pag. 36)
Kerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesaPetrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.Sanzioni Usa e caso Navalny, Nord Stream 2 torna nel mirino
Doppio attacco al Cremlino, nel pomeriggio di ieri. Il primo è partito dalla Casa Bianca nelle ultimissime ore dell’amministrazione Trump, che ha sganciato il suo siluro finale sul Nord Stream 2